AULULARIA
Dallo spettacolo è nato il libro “TRADURRE PER LA SCENA Aulularia di Plauto” edito da Carocci
AULULARIA. La Commedia della Pentola
Forse la più celebre commedia di Plauto che nel seicento ispirò L’avaro di Molière. Il vecchio Euclione ha scoperto sotto il focolare una pentola piena d’oro e vive nel costante terrore che gli venga sottratta. Quando il ricco vicino Megadoro viene a chiedergli in sposa sua figlia Fedria, Euclione sospetta che si tratti di una manovra per rubargli l’oro. Euclione non sa che sua figlia è stata violentata da Liconide, nipote di Megadoro; è rimasta incinta e Liconide vorrebbe sposarla. In un crescendo di sospetti ed equivoci esilaranti lo spettacolo esplora il ridicolo che si cela dietro ai vizi umani.
AULULARIA
di Tito Maccio Plauto
con gli studenti Marco Cultrera, Elena Fracassi, Amos Lazzarini, Gloria Marziali, Gabriele Politi, Lucio Santi, Gaetano Ventriglia, Asia Vitullo, Martina Zito
regia Michele Pagliaroni
traduzione e adattamento Laboratorio di Traduzione per la Scena del CTU Cesare Questa
scenografie Federica Marzo, Simone Moroni
manifesto Dalila De Dominicis
foto Alessandro Brugnettini
distribuzione Elena Tonelli
uno spettacolo di CTU Cesare Questa
con il supporto dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
Note di regia
“Aulularia è sicuramente la commedia di Plauto che ha avuto maggiore fortuna nelle epoche successive; da Molière a Totò non si contano i rifacimenti, le rivisitazioni, le riscritture, gli adattamenti per il cinema o per la televisione. Con gli allievi del CTU Cesare Questa abbiamo tenuto conto dello spirito di tutti questi rifacimenti e, grazie ad un’accurata conoscenza del testo plautino, indagato lo spirito di quelle rivisitazioni, misurando però citazioni e rimandi. Il testo è ricco di richiami alla contemporaneità che valorizzano lo spirito della comicità di Plauto. Il finale poi, che purtroppo non ci è pervenuto, ci ha lasciati liberi di offrire una nostra morale, certo non consolatoria ma aperta, in un ennesimo superamento della quarta parete.” Michele Pagliaroni
Nota scientifica
“Il lavoro sul testo dell’Aulularia consta di due operazioni, oggetto di altrettanti laboratori paralleli seguiti da professionisti dei settori specifici: la traduzione della commedia, che parte dal lavoro ecdotico e scientifico sul testo, avvalendosi di commenti e precedenti traduzioni, e il lavoro di messa in scena. Il lavoro non mira ad una traduzione meramente interlinguistica del testo, che ha un valore ermeneutico, ma ben poco si adatterebbe ad una mise en scène, bensì alla risemantizzazione in chiave mostrativa di quegli elementi e quelle peculiarità del testo di Plauto che necessariamente si sono persi nel passaggio da una lingua all’altra. Il frutto di tale operazione vuole essere un testo filologicamente credibile, ma anche vivo e fruibile da parte di un pubblico variegato. Sulla base di questa teoria della traduzione, che è assimilabile alla scrittura plautina stessa, fondata su un vertere che molto si avvicina all’idea di traduzione interculturale da testi greci a testi latini, trovano legittimazione le rese libere, gli anacronismi e le attualizzazioni presenti nella nostra traduzione. Sullo stesso orizzonte di azione si collocano le modifiche apportate, in maniera ponderata e mai arbitraria, a livello drammaturgico sul testo dell’Aulularia: in primo luogo per ovviare alla mancanza del finale non presente dalla tradizione manoscritta (a questo proposito si è ritenuto legittimo attingere in parte alla fortuna della commedia, attraverso le soluzioni offerte per esempio da Molière ne L’avare e da Peppino De Filippo nel suo adattamento scenico del capolavoro plautino); in secondo luogo per rendere coerenti a livello drammaturgico e più congeniali alla sensibilità di un pubblico moderno alcuni elementi precipui di questa commedia, quali i monologhi ‘a parte’. Tale approccio è il frutto di un’idea sviluppata fin dal 2012 da La Resistenza della Poesia su altri testi plautini (Casina, Menecmi), che ha in seguito incontrato l’approvazione e la collaborazione del Centro Internazionale di Studi Plautini nella persona del Prof. Roberto Danese.” Monica Bravi, Umberto Brunetti, Roberto Mario Danese, Alberto Fraccacreta
Calendario
22 febbraio 2020 – Auditorium San Rocco, Senigallia (AN)
19 febbraio 2020 – Teatro Sanzio, Urbino
21 giugno 2019 – Piazza Garibaldi, Morciano di Romagna (RN)
13 giugno 2019 – Teatro Lumière, Pisa
24 – 25 ottobre 2018 – Teatro Sperimentale, Pesaro
21 febbraio 2017 – Adriatic Arena, Pesaro
15 dicembre 2016 – Teatro Sanzio, Urbino
10 novembre 2016 – Teatro Sanzio, Urbino
29 maggio 2016 – L’Arboreto Teatro Dimora, Mondaino (RN)
28 maggio 2016 – Auditorium “La vela”, Urbino